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Descrizione

Con decreto datato 12 settembre 2003 il Presidente della Repubblica Carlo Azelio CIAMPI ed il Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio BERLUSCONI, hanno conferito al Comune di Cervere lo stemma che, da quella data, lo rappresenta al pari del nome a cui viene associato.
La raffigurazione grafica dell’emblema è stata redatta dal ricercatore di storia locale Lorenzo CERA che ha pure seguito la pratica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ufficio onorificenze e araldica di Roma.
I tre simboli che lo compongono sono validi e idonei a rappresentare il nostro comune in quanto ne riassumono in modo appropriato e sintetico la realtà locale e la storia millenaria.
Lo stemma raffigura sul lato sinistro, in alto, l’arma gentilizia della nobile famiglia De Cerveris e, in basso, l’insegna del casato dei conti e marchesi di San Martino d’Agliè e La Morra. A destra è rappresentata la torre medievale che da secoli è considerata il simbolo di Cervere; essa faceva parte dell’antico castello e pertanto è stata la muta e passiva testimone di tutte le vicende storiche che hanno coinvolto il nostro territorio.
Del maniero si parla in un documento risalente al 981ed in alcuni trattati sottoscritti fra l’XI ed il XIII secolo. Fu distrutto due volte nel 1274 e verso il 1520 e prontamente ricostruito, la prima volta dalla città di Cherasco e la seconda volta per l’interessamento dei signori di Cervere, in quel periodo i Conti Operti di Fossano.
Alla dinastia dei De Cerveris, che esercitò i diritti feudali su Cervere fra il XIII a tutto il XV secolo, appartenne il Beato Bartolomeo, il padre domenicano assassinato nel 1466 da un manipolo di Valdesi alla periferia del paese.
Successivamente le prerogative feudali passarono dapprima agli Operti di Fossano e dal 1641 a Filippo di San Martino i cui discendenti li esercitarono fino agli ultimi anni del settecento. Fra le molte personalità di spicco, meritano una particolare menzione Ottaviano, insigne uomo d’arme che si oppose all’Imperatore di Spagna e Carlo Luigi, gentiluomo di camera del sovrano e governatore di Villafranca sul Mare e di Cuneo.

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